COSA SIGNIFICA EURO 6?

Tutti noi quotidianamente siamo invasi da cartelli pubblicitari raffiguranti delle auto con la scritta "Euro 6" in bella mostra, oppure sentiamo parlare dei divieti per le Euro 3 diesel.

Ma cosa significa tutto ciò?

Si tratta di una serie di standard, identificati con la sigla Euro- seguita da un numero, che vengono introdotti progressivamente dall'Unione europea, dalle caratteristiche sempre più restrittive, che riguardano le emissioni dei veicoli, misurate in g/km per gli altri veicoli.

Questi standard si dividono nei seguenti step evolutivi:

Euro 0: rientrano in questa categoria tutti i veicoli a benzina senza catalizzatore e quelli "non ecodiesel". Si tratta per lo più di mezzi immatricolati prima del 31/12/1992, data dopo la quale è diventata obbligatoria l'omologazione alla classe Euro 1. 

Euro 1: la normativa è in vigore dal 1993 e ha obbligato a montare sui nuovi veicoli la marmitta catalitica e a usare l'alimentazione a iniezione nei motori a benzina;

Euro 2: la normativa è in vigore dal 1997 e ha imposto modifiche per la riduzione delle 
emissioni inquinanti differenziate tra i motori a benzina e i diesel;

Euro 3: la normativa è in vigore dal 2001 e ha imposto l'adozione di un sistema chiamato Eobd, per tenere sotto controllo il sistema antinquinamento;

Euro 4: la normativa è in vigore dal 2006 e impone limiti ancora più severi. Anche se in qualche caso era già presente sulle diesel Euro 3, il filtro antiparticolato comincia a diffondersi sulle Euro 4;

Euro 5: in vigore da Ottobre 2008, la norma Euro 5 per essere rispettata impone l'adozione generalizzata del filtro antiparticolato sulle diesel e riduce anche il livello di emissione delle auto a benzina.

Euro 6: questa norma è in vigore dall'1 settembre 2014 per le omologazioni di nuovi modelli, mentre è obbligatoria dall'1 settembre 2015 per tutte le vetture di nuova immatricolazione. Rientrano nella normativa Euro 6 anche i motori ibridi a energia elettrica oppure con motore completamente elettrico.


Menzione particolare va fatta per il filtro anti particolato (FAP).
Il filtro antiparticolato è un dispositivo capace di abbattere le emissioni di polveri sottili (particolato) prodotte dai motori diesel.

Il funzionamento del Filtro antiparticolato si basa sull'aggregazione delle polveri sottili (particolato fine o PM10), prodotte dai gas di scarico, in agglomerati di particelle più grosse, che vengono intercettate da un filtro inserito nel condotto della marmitta. Per evitare l'intasamento che danneggerebbe il motore, il filtro Anti Particolato provvede periodicamente a rimuovere questi agglomerati bruciandoli (ossidandoli), attuando così quella che viene chiamata rigenerazione del filtro.

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